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Chiara Fiorentino: vulcano sì, ma di dolcezza

Oramai il nostro staff lo conoscete piuttosto bene. Stiamo imparando a scoprire le varie sfaccettature della loro personalità, provando a capire cosa si nasconde sotto la maglia da Friend. Avete notato che c’è un trait d’union tra i vari intervistati? È scientificamente provato che un Friend su tre non riesce a star fermo neanche un attimo, oltre al meraviglioso dono della versatilità.

Se parliamo di intraprendenza e duttilità, oggi vi presentiamo un pezzo da novanta.
Potreste beccarla mentre legge di questioni storiche in riva al mare, poi nel pieno di un allenamento e, qualche ora dopo, potreste pure andare a bere un bel Campari assieme a lei. Don’t panic: tutto normale per Chiara Fiorentino!

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Ciao ragazzi! Sono Chiara e ho 22 anni. Sono una studentessa all’ultimo anno di Giurisprudenza, lavoro come allenatrice di pallavolo e, per non farci mancare nulla, gioco anche in Serie D. Insomma, mi piace avere delle giornate molto piene!

Università, pallavolo, il lavoro e, come se non bastasse, tante passioni e un mare di amici. Qual è il tuo superpotere?

Il mio superpotere è… non averne nessuno! Mi piace molto conoscere nuove persone, cimentarmi attività sempre diverse, viaggiare e avere una vita piena fino all’orlo. Ogni proposta per me è benaccetta e sono sempre disposta a mettermi in gioco! È vero, dividersi tra studio, lavoro, allenamenti e amici non è una cosa molto semplice e comporta varie difficoltà. È complesso riuscire a conciliare il tutto… ma il problem solving è il mio punto di forza! Dopo anni impari che non è impossibile e ne vale davvero la pena.

Quando e come hai incontrato viaggiuniversitari.it?

Ho conosciuto viaggiuniversitari.it tre anni fa, grazie a una persona che già collaborava con loro. All’inizio non ero molto sicura ma ho deciso di mettermi in gioco, ancora una volta, e posso assicurarvi che oggi non me ne pento, anzi! Questo mondo è stata un’enorme salvezza: mi ha fatto scoprire lati del mio carattere che non credevo esistessero e mi ha aiutata a crescere. Mi ha migliorata e mi ha insegnato a guardare le cose da una prospettiva diversa. Insomma, mi ha dato una grande lezione di vita!

L’aneddoto più divertente che ti lega a viaggiuniversitari.it?

Beh, diciamo che di episodi assurdi ce ne sarebbero un’infinità. Uno dei più divertenti? Dovete sapere che non ho mai fatto la valigia prima del rientro dalle varie destinazioni. Della mia “valigia del ritorno” si sono sempre occupate le mie colleghe – che ringrazio! – poiché, tra un check-out e l’altro, non ne ho mai avuto il tempo. Le ragazze, però, sono convinte che non fare la valigia sia il mio modo di dimostrare quanto mi piacerebbe poter restare ancora. A voi la scelta della vera storia!

Sei golosissima di libri. Cosa ti piace leggere?

Leggere è una delle mie passioni più grandi. Il mio genere preferito è il thriller-psicologico ma non vi nego che adoro le raccolte di poesie, i libri di filosofia, i saggi e i libri storici. Al momento sto leggendo Cose di Cosa Nostra di Giovanni Falcone. Insomma, per me è indispensabile avere sempre un libro a portata di mano. E se posso leggerlo con il rumore delle onde in sottofondo…tanto di guadagnato!

Ci descrivi la tua giornata ideale?

Sveglia ore 9.00, colazione abbondante e partenza in direzione mare! Il mare è una delle cose che più amo e vivere in una città come Napoli mi dà la possibilità di andarci ogni volta che voglio (e posso). Trascorrerei la giornata immersa in acqua. Sole, libri e qualche partita di beach volley. Per chiudere? Un bell’aperitivo al tramonto, circondata dagli amici di sempre. La mia giornata ideale sarebbe proprio così!

Green, Lime, Violet e Red: qual è il Tag che più ti rappresenta e perché?

Senza alcun dubbio il Tag Green, che permette di conciliare escursioni e gite con serate e movida. È proprio il Tag perfetto per me. Non a caso, la mia prima esperienza con viaggiuniversitari.it è stata proprio a Corfù, emblema del Tag Green!

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legata, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Ammetto che è stato difficile ma la foto che ho scelto rappresenta, per me, uno dei momenti più belli tra quelli vissuti con viaggiuniversitari.it: il Color Party! È uno degli eventi più attesi del Viaggio Evento. Una vera e propria esplosione di colori, capace di unire le persone in un momento di felicità allo stato puro! E poi, una vita senza colori… ma che vita è?

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Vacanza per giovani: Estate a Gallipoli

Cerchi idee per le tue vacanze estive? Chiudi l’esplora di Instagram e smettila di guardare disperat@ le foto degli influencer a Bali o Mykonos: l’Italia non ha nulla da invidiare a queste mete super gettonate! 😎
A pochi chilometri da casa ci sono coste meravigliose, mare cristallino e location da paura.
Sì, ok, noi di viaggiuniversitari.it abbiamo un debole per lei da anni… ma come si fa a non amarla? Prenditi due minuti e leggi quest’articolo sul perché vale la pena di trascorrere l’estate a Gallipoli se sei in cerca di una vacanza per giovani.

#madeinitaly

I viaggiatori di solito si dividono in due categorie: chi crede che viaggiare significhi andare all’estero e chi invece ama scoprire posti nuovi, non importa dove.
Non fraintenderci: anche a noi piace visitare altri paesi, conoscere la loro cultura, mangiare cibo diverso da quello della nonna… ok forse questo un po’ meno. Nel corso degli anni, però, abbiamo imparato due cose.

1. Gran parte della riuscita di un viaggio dipende dalla compagnia. Siamo diventati dei romanticoni? Forse, ma crediamo davvero che la socializzazione sia il punto di inizio e fine di 7 giorni di vacanza vissuti a pieno.
2. Viviamo in un paese MERAVIGLIOSO. In Italia si incontrano natura, cibo, arte, storia, divertimento in un mix che può rendere indimenticabile una vacanza per giovani.

L’Italia è tutta bella… ma Gallipoli di più!

Reginetta della movida italiana dell’ultimo decennio, Gallipoli è tra le mete must per l’estate dei giovani tra i 18 e i 30 anni. Più che una destinazione, possiamo dire che si tratta di un’esperienza da provare una volta nella vita.

Nella programmazione viaggiuniversitari.it è contrassegnata con il Tag Lime, cioè come un tipo di vacanza perfetta per chi ama discoteche con top dj e cerca party nostop . Gallipoli infatti ospita le location più suggestive del sud Italia: capienze da stadio e line-up da paura creano il mix perfetto di club dal sapore internazionale. La Praja, il Ten e il Vega sono solo alcuni dei nomi che possiamo citare per il divertimento notturno.

Al mattino invece, puoi godere di spiagge meravigliose e di un mare caraibico! Prova a digitare su Google queste località: Marina di Pescoluse, Porto Cesareo, Otranto, Grotta della Poesia. Si tratta di punti mare facilmente raggiungibili in auto da Gallipoli e ce n’è per tutti i gusti: dalla spiaggia in sabbia alla roccia dove stendere un asciugamano in pieno stile #wild.
Di pomeriggio invece, se ami sorseggiare un cocktail in riva al mare con musica in sottofondo, impazzirai letteralmente per gli aperitivi organizzati dai principali stabilimenti balneari di Baia Verde.

Vogliamo parlare della cucina salentina? No, ma dico, facciamola una piccola digressione sulle tante tantissime cose buone che puoi assaggiare a Gallipoli! Pensa che abbiamo dedicato un articolo del nostro blog all’argomento, creando una mini-guida di sopravvivenza per non rischiare di perdere neanche una tra le gustose prelibatezze salentine. Dalla puccia, alle orecchiette con cime di rapa, passando per il pasticciotto e le pizze fritte: ce n’è per tutti i gusti!

Scopri tutte le offerte per Gallipoli

 

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The showman: lui è Enzo Greco!

Ciascuno dei Friends ha la sua meta del cuore, naturalmente. Ci sono, però, alcuni casi in cui questa sintonia va oltre. Oggi vi presentiamo una figura mitologica che a molti risulterà familiare: parliamo del nostro showman!

Figura mitologica, metà uomo e metà Viaggio Evento.
Non esiste special party che non porti la firma della sua voce e, dopo una settimana assieme a lui, vi brilleranno gli occhi ogni volta che ripenserete a quelle vacanze lì. E sapete perché? Semplice: mette tutto il cuore che può, in ogni cosa che fa. Ladies and gentlemen, Enzo Greco!

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Ciao a tutti gli amici di viaggiuniversitari!
Sono Enzo, classe ’90 e (come recita il mio badge) showman. Mi piace molto questa definizione perché racchiude tutto quello che faccio nella vita: presentatore, speaker radiofonico, vocalist, animatore, attore, intrattenitore, comico, ideatore e volto (insieme all’amico Mario Barone) del progetto web Lifeinpills… sì, sono iperattivo. Infatti, togliendo l’anno surreale che stiamo vivendo, il tempo libero per me è un’utopia!

Domanda mai banale: chi sono i personaggi a cui ti ispiri?

Io sono cresciuto con due miti assoluti: Fiorello e Paolo Bonolis. Ho avuto la fortuna di incontrarli entrambi e… potete immaginare l’emozione. Sembravo un bambino al parco giochi! A proposito di ispirazione, ricordo ancora il momento in cui decisi di intraprendere questo percorso: era il 2004 e, mentre guardavo lo show di Fiorello Stasera pago io – Revolution, incollato alla tv, dissi: «Ecco, io da grande voglio fare questo».

Come te la cavi con la recitazione?

Non credo di essere particolarmente bravo. Lo faccio per lo più negli sketch per il web. Ho fatto diverse esperienze in teatro, una su tutte la commedia diretta da Teo Bellia (il doppiatore di Boe dei Simpson, per intenderci), a Roma. Ma, ad ogni modo, la recitazione non è una delle mie migliori qualità.

Un nome: Tiziano Ferro

Poche righe non basterebbero a descrivere cosa significhi per me Tiziano Ferro. Per me è un amico inconsapevole, che mi accompagna dal lontano 2001. E c’è sempre, in ogni momento della mia vita, come se sapesse cosa dirmi al momento giusto. Citandolo, vi dico che lui per me è il Valore assoluto.

Sappiamo che hai un’enorme passione per i fenicotteri. Ci sveli il perché?

Questa cosa è nata un po’ per caso. Ma poi il fenicottero è divenuto un simbolo, un marchio di fabbrica, una passione smodata. È un animale bizzarro, particolare, eccentrico… sta in piedi anche con una gamba sola e ama il caldo. Insomma, è un po’ come me!

Una parola per viaggiuniversitari.it

INDESCRIVIBILE!

Se dovessi raccontare il Tag Violet (o Viaggio Evento) a chi non è mai partito con VU?

Mi rendo conto che quando provo a raccontarlo a qualcuno ho gli occhi che brillano, il volto euforico e un sorriso gigantesco! Parlo delle emozioni condivise, dei legami che si creano, dei posti meravigliosi da scoprire, della musica in riva al mare, dei colori, dei silent party più folli… ma poi il discorso finisce sempre allo stesso modo: quello che sto raccontando non riesce a rendere l’idea del Viaggio Evento. Non si può descrivere. Lo vivi e non te lo scordi mai più!

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legato, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Ho scelto questa foto perché rappresenta l’essenza del Viaggio Evento. Gioia pura, felicità condivisa, voglia di stare insieme… un fesso col microfono e lo splendido mare della Sicilia sullo sfondo. È dal 2016 che faccio parte della famiglia di viaggiuniversitari e ogni volta lascio un pezzo di cuore, un pezzo di me!

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Un uragano di gioia: lei è Angela Fiorentino

Avete presente quelle persone che non riescono a star ferme un attimo, sempre in giro come trottole, che sprizzano gioia e allegria da tutti i pori?

Ecco, molti membri del nostro Staff sono così!
C’è da dire però che, nella nostra accurata selezione e dosaggio degli ingredienti, negli anni ci siamo sempre circondati di personalità diverse tra loro per generare la ricetta perfetta.
Tra tutti, oggi vi raccontiamo del nostro personalissimo ed eccezionale caso di “uragano di gioia con la testa sulle spalle“: lei è Angela Fiorentino.

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Ciao! Sono Angela, ho 27 anni e sono una studentessa di Medicina e Chirurgia.
Molto seria quando bisogna adempiere ai propri doveri, ma scatenata d’estate quando si parte con con viaggiuniversitari.it!

Spesso si pensa che studiare medicina significhi solo grandi sacrifici e scarsa vita sociale ma, conoscendoti, sembri essere l’eccezione che conferma la regola!

Beh non nego che in linea generale si pensa bene! 😂
Sicuramente non è facile conciliare questo percorso universitario che richiede tanta concentrazione, costanza e pazienza, con una vita sociale e attiva.
Personalmente riconosco di essere iperattiva, per cui ho ritenuto di dover scendere a compromessi con me stessa e trovare il giusto equilibrio per vivere serenamente, ma soprattutto senza perdere di vista l’obiettivo principale!

Il tuo più grande pregio e il tuo più grande difetto?

Sono un po’ ritardataria lo ammetto!
Intraprendente e pragmatica.

Sappiamo che hai vissuto 4 anni in Romania. Che esperienza è stata?

Sì ci ho vissuto e ripeterei questa esperienza altre 1000 volte.
Ciò a cui sono particolarmente legata è la sensazione di gioia e libertà che ancora oggi provo se scavo nei ricordi. Quell’aria di internazionalità e culture che si intrecciano e che vivevo nel quotidiano é qualcosa di impagabile!

Come hai conosciuto viaggiuniversitari.it?

Ho conosciuto viaggiuniversitari.it un po’ per caso.
Come al solito ero alla ricerca di nuove esperienze, seppi che Alessandro Lauro (che ancora ringrazio) faceva parte di questa gran bella famiglia, una parola tira l’altra e poi mi sono ritrovata al colloquio… dopodiché se avete visto fuochi d’artificio, colpa mia!

Qual è la destinazione che ami di più tra tutte?

Pag, prima meta, è stato il primo amore e si sa, il primo amore non si scorda mai!
Poi chi mi conosce sa che il mio posto nel mondo sono club e discoteche, per cui ero una bambina felice al parco giochi! A Budva e Umag sono invece affezionata per l’aspetto umano. Adoro conoscere nuove persone e sicuramente lì ho avuto la possibilità di ridere e scherzare con tanti nuovi amici che a distanza di anni sento ancora. Infine Sunny Beach, sono affezionata anche a questo posto per le responsabilità che ho avuto e che mi hanno fatto crescere sotto più punti di vista.

Sappiamo che hai stretto anche grandi amicizie nel gruppo Staff!

Sì, ho stretto amicizie che fanno ormai parte della mia quotidianità.
Insieme abbiamo vissuto concerti, pasquette, compleanni e tanto altro. Anche se provassero a scappare, non li mollo più!

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legata, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Avete presente quella canzone che fa “La Vida Es Un Carnaval”?
Bene, questa foto è stata scattata proprio al Carnival Party di Umag.
Mi piace l’idea di una vita vissuta un po’ come un grande carnevale a colori, forti e vividi. Ecco perché ho scelto questa foto!

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Valigia Tag Green: starter pack

La gioia di un viaggio imminente non ha paragoni: ragazze e ragazzi con cui stringere amicizia, luoghi inesplorati, nuove esperienze. C’è un momento però che minaccia la saldezza di nervi, persino quella dei più ferrati. Riempire la valigia non è mai semplice e chi sostiene il contrario mente. Noi siamo qui per risolvere questo dramma e svelarvi cosa non può assolutamente mancare nella valigia Tag Green.

Cos’è il Tag Green?

Il Tag Green è uno stile di vita, un mood di viaggio e una delle tipologie di esperienze che offre viaggiuniversitari.it.

Da qualche anno organizziamo i nostri prodotti turistici per stili di vita. Il motivo? Beh, da un lato perchè ci sono alcune destinazioni perfette per vacanze da party animal, ma noiose per i veri traveller e viceversa. Dall’altro perchè crediamo sinceramente che la vera domanda da porre ad un indecis@ cronic@ per le vacanze estive sia: cosa ami fare il sabato sera?

Così, abbiamo unito i puntini e partorito l’idea: vacanze per stili di vita. Ogni stile di vita è chiamato Tag ed ha un colore che lo identifica. Il Tag Green, ad esempio, racconta quanto è meraviglioso vivere le vacanze da vero viaggiatore: 7 giorni su 7 con un menu di spiagge sempre differenti, aperitivi esclusivi e cene tipiche, per tornare a casa con la certezza di aver realmente vissuto un’ esperienza di vita.

La valigia del viaggiatore Tag Green

Bene, piccola digressione terminata.
Facile immaginare che un viaggiatore Tag Green abbia una valigia piena zeppa di oggetti come la foto del cane a cui dare il buongiorno e la buonanotte, un adattatore universale anche fossimo diretti verso la prima regione confinante, il cuscino anti-cervicale. Insomma, piena di a little bit of disagio, you know? MA non è questo il caso. Anzi. Chi sceglie un viaggio Tag Green è pronto ad affrontare l’avventura e il divertimento con stile.

Insomma, ciascuno di noi ha una serie di oggetti di cui proprio non potrebbe fare a meno… e bisogna ammettere che la cervicale ormai colpisce a qualsiasi età.
Dopo aver maturato un po’ di esperienza, siamo pronti a raccontarvi cosa proprio non può dimenticare un viaggiatore Tag Green!

1. Protezione solare

Ok, sei una roccia e non ti sei mai scottato/a in vita tua. Ma vorrai mica rischiare un eritema alla prima escursione? Niente scuse, protezione totale.

2. Borraccia

Idratarsi è importante e farlo plastic free… ancora di più.

3. Sneakers

Che scegliate di farlo con stile o utilizzando gusti a dir poco discutibili, comodità e freschezza sono al primo posto. E, per completare la mise, consigliamo un bel paio di shorts in abbinamento.

4. Power bank

Questo è un punto molto importante. Se non volete perdervi valanghe di like, assicuratevi di tenere carica la batteria del vostro smartphone. O dovrete assumervi la responsabilità di aver gettato via scorci instagrammabili e selfie nostalgici.

5. Libro preferito

Alla vacanza Tag Green è difficile star dietro. Ogni giorno qualcosa di diverso e sorprendente. Insomma, il pericolo di annoiarsi è davvero lontano. Ma un momento di relax può essere la ciliegina sulla torta. Indispensabile: un bel libro da leggere in spiaggia!

Adesso che avete riempito la vostra valigia Tag Green siete davvero pronti a partire. Tradizioni affascinanti, calette mozzafiato, acque cristalline, piatti tipici, aperitivi al tramonto… solo alcune delle esperienze pronte a travolgere chi sceglie di colorarsi di verde.
Pronti? Si parte!

 

Ancora non sei sicuro di quale tag faccia al caso tuo? No problem, abbiamo creato un test proprio per te. Scoprilo subito!

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Il sorriso contagioso di Ilaria Angilletta

Continuano le interviste allo Staff viaggiuniversitari.it!

Siamo sinceri: inizialmente l’idea era nata dalla voglia di conoscerli meglio, come persone, nelle loro passioni, pregi e difetti. Pian piano però stiamo scoprendo che parte della loro meravigliosa personalità è stata costruita anche con tasselli blu e arancioni. Un sorriso in più, fiducia nelle proprie capacità, autostima, senso di appartenenza e di responsabilità, umiltà: tutti pezzi firmati VU.

Insomma, invece che scoprire chi sono i nostri Friends e Tour Leader, stiamo finendo per scoprire qualcosa in più su viaggiuniversitari.it.

Per questo, un grazie speciale va a chi ci ha aperto il suo cuore nella breve intervista che potete leggere di seguito: lei è Ilaria Angilletta.

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Mi chiamo Ilaria, ho 26 anni e sono napoletana (fiera)!
Sono laureata in Biologia e la mia aspirazione più grande sarebbe far parte del corpo speciale dei RIS.
Attualmente sono un informatore scientifico del farmaco, un lavoro che permette di organizzarmi il tempo e poterlo riempire come voglio.

Quando sono a casa mi piace molto disegnare, mi rilassa, infatti avrei intenzione di comprare il kit per imparare ad usare la pittura acrilica e dilettarmi. Mi piace guardare serie TV/film (soprattutto genere thriller/mistery) anche se preferisco farlo in compagnia e poter avere qualcuno con cui commentare davanti ad una busta di pop corn!
Tuttavia spesso sono fuori casa, la mia giornata si articola solitamente tra lavoro, crossfit e caffè o birre con i soliti amici…la cosa che più mi è mancata in questa quarantena!

Sappiamo che hai una meravigliosa cagnolina!

Sì, si chiama Lara, ha 4 anni. E’ un meticcio, un incrocio tra un simil jack russel e un pitbull…quindi vi lascio immaginare l’indole che possa avere!

La mattina è di compagnia, silenziosa, si rannicchia tra i cuscini del divano. Dal pomeriggio in poi è fin troppo sveglia: un uragano senza sosta, corre e gioca fino allo sfinimento. Ho vissuto in compagnia di cani sin da quando avevo 2 anni e la casa mi sembrerebbe vuota senza averne uno.
Se sono triste, la stritolo e senza parlare mi consola più di chiunque altro discorso.

Avere un cane richiede grande impegno e presenza soprattutto. Hanno bisogno di noi quanto noi di loro, anche se non so se mai riusciremo ad amarli cosi tanto quanto loro ci amano. Per questo consiglio di adottarli (mai comprarli!) solo se sappiamo di potergli dedicare del tempo.

Che rapporto hai con i social network?

Ho sempre cercato di farne un utilizzo sano e spesso ho anche disattivato l’account quando l’ho ritenuto malsano.
Ho avuto periodi offline da facebook e, pensate, instagram l’ho installato solamente l’anno scorso!
Ora come ora utilizzo instagram, curo il mio profilo e lo personalizzo come meglio ritengo, ma tengo sempre una certa distanza con la mia vita privata. Quello che si fa fuori dallo schermo deve poter essere mio e di chi l’ha vissuto con me, stop!

Una cosa è certa: dalle tue stories IG emerge una grande passione per il cantante Liberato!

Devo dirla tutta, Liberato inizialmente non mi piaceva molto.

Sono un’ amante di Pino Daniele, Enzo Avitabile, mentre trovavo Liberato quasi “cafone” nei testi. Poi ho imparato ad apprezzarlo ed oggi rientra nella mia playlist mattutina. Ne apprezzo la musica innovativa, particolare e d’impatto, che accompagna la forza con cui viene espressa una verità. Soprattutto, al contrario della prima impressione, apprezzo l’ utilizzo della lingua napoletana. Mi piace l’idea che possa essere imparata ed utilizzata anche da altri…perchè no!
All’inizio di questa intervista dicevo di essere una napoletana fiera. Sì, amo tanto la mia città, la sua bellezza mozzafiato, la sua cultura unica, il dialetto, il cibo, l’indole Troisiana del “nun ce pensà, fatt na resat”!

Spesso in passato tornando dall’università mi capitava di trattenermi a lungo i vicoli del centro. Camminavo, ne osservavo “l’accozzaglia di colori” (in prevalenza sull’azzurro e il rosso), i personaggi più fantasiosi, ne ascoltavo le voci sovrapposte e di colpo mi passava qualsiasi turbamento. Forse non siamo amati da tutti, lo capisco, ma nel mio piccolo troverò sempre la forza di farne capire l’unicità qualora sia necessario e, da buona napoletana, trarre sempre il meglio da Lei.

Prima ospite, poi Friend: qual è stata la Summer più bella con viaggiuniversitari.it?

Beh, questa è una domanda piuttosto difficile!

L’esperienza con viaggiuniversitari.it è iniziata per me come un gioco.
Sono partita per la prima volta come ospite ad Umag, dove mi sono letteralmente innamorata del progetto. Poi sono partita per Zante, un viaggio di sole ragazze, le mie amiche dell’università e mie amiche di sempre. Insomma, potete immaginare come possa essere stata questa la Summer che tutt’ora ricordiamo col sorriso e pagheremmo per replicare, vissuta a pieno regime con il cuore colmo di gioia!
La mia ultima summer da ospite fu a Budva.

E così, due anni fa decisi di candidarmi come staff e penso sia stata una delle scelte più sagge che abbia mai potuto fare!
Mi ha aiutata in una fase della vita in cui ero delusa, avevo perso un po la fiducia in me stessa e nelle mie potenzialità. Insomma, quelle fasi down che capitano un po a tutti almeno una volta nella vita!
Ecco, grazie a voi ho ritrovato la persona sorridente, esuberante ed estroversa che amavo, anzi l’ho potenziata, arricchita.

Non è a questo che servono le famiglie ?

Se dovessi descrivere il Friend perfetto?

Credo che non esista un prototipo di friend perfetto.

Di sicuro ci sono cose che per regole lavorative generali bisogna evitare di fare, ma credo che la cosa più importante per essere friend è non sentirsi mai friend. Mi spiego: oltre a dover essere responsabili, vigili, coordinati ed empatici con i colleghi, bisogna riuscire a sentirsi parte integrante dei clienti . Per farlo, bisogna spontaneamente legarsi a loro, divertirsi con loro. Insomma, non è una gita scolastica, nessuno è professore, nessuno è alunno! L’ingrediente essenziale è il sorriso, un virus ( a proposito!) dal quale vorrei essere sempre contagiata.

Senza quello non si superano notti insonni, rimprovedi dei Tour Leader, piedi stanchi e cibo “poco napoletano”

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legata, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Questa foto risale al mio primo anno da staff, Corfù 2018..
Ero al mio primo boat party, unica donna come staff, e non avevo minimamente idea di come poter “contagiare” tutte quelle persone su quella barca! Eppure, come si vede dalla foto, ne sono uscita soddisfatta, felicissima e con tanti complimenti lavorativi dei miei colleghi.

Colgo l’occasione per ringraziare i membri di quella squadra da cui ho potuto imparare il “mestiere”.
Corfù avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.

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Come arrivare a Zante

Zante è una splendida isola greca che ogni anno si conferma tra le mete più amate dai giovani. I motivi sono molto semplici: mare strepitoso, movida frenetica e ottimo rapporto qualità/prezzo per trasporto, alloggio e divertimenti!
Inoltre, per noi italiani è facilmente raggiungibile rispetto a tanti altri Paesi, in quanto affaccia nel Mar Ionio. Ecco perché ci è sembrato utile scrivere una mini-guida su come arrivare a Zante dall’Italia!

Come arrivare a Zante in nave/traghetto

Che si parta da Bari o Brindisi, oppure da Ancona, Venezia o anche Trieste, il viaggio in nave per raggiungere Zante mette alla prova anche i più pazienti viaggiatori. A seconda dei porti di partenza il viaggio dura dalle 16 e le 30 ore: la prima tappa è quella che conduce al porto di Patrasso.

 

Da lì, poi, bisogna prendere un autobus per arrivare al porto di Killini (dista circa 70 chilometri) e, infine, mettersi in fila per fare un biglietto per raggiungere l’isola.
Qui i traghetti partono ogni due ore e non è possibile riservarli con anticipo. Quindi, può anche capitare di beccare il traghetto pieno e dover aspettare quello successivo, partendo dopo ben 4 ore dall’arrivo in questo porto.
Fortunatamente, almeno l’ultima traversata è breve: un’altra oretta e sarà terminato il viaggio!

 

Insomma, non sono pochi i ragazzi del Nord Italia che hanno impiegato anche 48 ore per arrivare a Zante. Da non dimenticare infatti anche il tempo di percorrenza per raggiungere il porto di partenza dalla propria città di residenza… e le due ore di anticipo necessarie per presentarsi al check in. 

 

Un piccolo consiglio che ci teniamo a darti – Se vuoi arrivare a Zante in nave (che sia dal Sud, ma soprattutto dal Nord) non fare l’errore di prenotare il semplice passaggio ponte.
Cosa si intende per passaggio ponte?
Potrai usufruire degli spazi comuni messi a disposizione della nave, quindi anche di qualche divano o poltrona dei bar e altri locali presenti a bordo. Ma, soprattutto in piena estate, stai certo che le sedute disponibili non saranno sufficienti per tutti… quindi, in molti alla fine dormono a terra.  Negli anni 2000 si viaggiava praticamente solo così: sacco a pelo e via, tutti in passaggio ponte, spesso anche all’aperto. Oggi invece si preferisce la comodità.
Con un piccolo supplemento infatti avrai l’opportunità di avere la tua poltrona riservata in sale dedicate. Per la gioia dei più pigri, oggi sono sempre più i ragazzi che scelgono di viaggiare in poltrona riservata, quindi potrai anche fare nuove amicizie durante il viaggio!
Molto più costosa invece è la sistemazione in cabina. Se scegli la cabina, in compenso, potrai usufruire di un letto e di un bagno privato. 

Come arrivare a Zante in volo

L’isola è molto ben servita per il periodo estivo con voli diretti da tantissime città italiane ed europee. Durante le altre stagioni invece i voli disponibili diminuiscono notevolmente.
Se decidi di raggiungere l’isola dall’Italia in un periodo di bassissima stagione, bisognerà valutare un volo su Atene per poi prenderne un altro che ti porti all’aeroporto Dionysios Solomos di Zante.

 

Come detto, discorso molto diverso per il periodo estivo. 
Dall’Italia ci sono collegamenti diretti per Zante da molte regioni. I lombardi possono scegliere tra Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio, gli emiliani partono da Bologna, dal Veneto si parte sia da Verona che da Venezia. Nel centro sud, invece, dal Lazio e dalla Campania si parte ovviamente da Roma e da Napoli, dalla Puglia da Bari.

 

Il tempo del volo è molto breve: a seconda della città di partenza ci si impiega 1/2 ore. Insomma, una vera passeggiata rispetto al viaggio in nave!

Quali sono i vantaggi se prenoto con un Tour Operator?

Generalmente, il costo del volo per Zante non è mai bassissimo, poichè la meta è super – gettonata. Anche per questo motivo, ha un certo vantaggio prenotare pacchetti per Zante di volo + trasferimento + alloggio con qualche Tour Operator.


I Tour Operator infatti operano con voli di linea (compresi i cosiddetti low cost) oppure con voli charter.
Quando si sceglie un pacchetto con una compagnia di linea il prezzo può risultare vantaggioso perché i Tour Operator stringono accordi esclusivi con i fornitori.
Quando, invece, si sceglie un pacchetto con un volo charter il prezzo può risultare ancora più competitivo. Questo perché i voli charter sono specie di “taxi dell’aria” noleggiati da parte dei Tour Operator che, nel periodo invernale operano su una certa tratta abitualmente più richiesta, mentre nel periodo estivo sono a disposizione degli operatori del settore. In questo caso, diversamente dalle compagnie di linea, il volo si paga in ore di viaggio e non in base alla richiesta del mercato. Quindi, essendo Zante molto vicina all’Italia, il pacchetto risulterà particolarmente conveniente!

 

Altro vantaggio quando si acquista un pacchetto con un Tour Operator è che i trasferimenti da e per l’Aeroporto sono sempre inclusi.
Questo ti evita l’impiccio di provvedere da solo. Infatti, potresti prendere dei taxi che alcune volte risultano essere tutt’altro che onesti! Oppure usufruire degli autobus di linea che ti lasceranno nelle località più gettonate, ma poi sarà compito tuo andare alla ricerca del tuo alloggio.

 

A titolo informativo, è bene sapere che l’aeroporto non dista molto da Zante Town (3 km) e Laganas (6 km). Laganas è la località maggiormente ambita dai giovani per la vibrante vita notturna che offre.

Parti con noi!

L’offerta turistica di viaggiuniversitari.it per Zante ha sempre previsto il volo dai principali aeroporti italiani e l’estate 2024 non è da meno. Qualche esempio? Clicca su questi link!
Zante con volo da Verona
Zante con volo da Venezia
Zante con volo da Bari
Zante con volo da Napoli

Il rapporto qualità/prezzo è particolarmente conveniente e l’esperienza di viaggio (e di vita) qui a Zante risulta essere davvero variegata e coinvolgente. Infatti da anni ormai abbiamo ottimi feedback da parte dei nostri ospiti. Non a caso, negli ultimi anni, è stata la meta dove abbiamo dichiarato prima il Sold Out!

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Figlio d’arte: lui è Francesco Mendone!

Si dice che quando nasci in una famiglia di artisti, inevitabilmente un po’ di estro ti resta nel DNA.
Ecco, una vacanza ben riuscita non è un’opera d’arte? In fondo, sono pur sempre tasselli da mettere insieme per un’esperienza che nessun ospite potrà dimenticare. Nessuna crepa, nessuna sbavatura: una tela piena di colori esplosi in aria.

Parte della famiglia per DNA, per scelta, per estro, per lavoro sodo svolto in tanti anni di onorata carriera, per merito.
Noi lo conosciamo bene e lo amiamo da tempo. Ecco perché siamo così felici di presentarlo anche a voi: lui è Francesco Mendone.

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Mi presento: sono Francesco Mendone, ho 26 anni, nato a Napoli, con qualche esperienza al Nord e al Centro Italia!
Sono il fratello di Fabio e Roberto. In inverno lavoro full-time allo sviluppo della rete commerciale di viaggiuniversitari.it. In estate invece indosso il “mantello” per fronteggiare sul campo le migliaia di sfide che quotidianamente il Team si trova davanti e garantire ai nostri clienti una vera estate da sogno!

Sappiamo che hai una grande passione per i libri. 4 titoli di cui non puoi fare a meno!



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Harry Potter e la Pietra Filosofale
Sono cresciuto con uno dei protagonisti più famosi dei nostri tempi: Harry Potter.
Sono molto legato a tutto il mondo magico, avevo 9 anni quando ho cominciato a sfogliare le prime pagine e a divorarne i contenuti, infatti è il primo libro presente nella mia collezione personale.
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La magia di pensare in grande
Inoltre, sono un amante dei libri che offrono un “know-how”, quelli più di carattere tecnico, in particolare nell’ambito della crescita personale. In questo filone mi sento di consigliare “La magia di pensare in grande” o “Come trattare gli altri e farseli amici”.

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La verità sul caso Harry Quebert
Cambiando genere, un altro titolo a cui sono molto legato è “La verità sul caso Harry Quebert” di Joel Dicker: l’ho letto in 4 giorni massimo, di una scorrevolezza unica ed incalzante come pochi, soprattutto per chi è amante dei romanzi con delle caratteristiche di un giallo.

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La zona morta
Scorrendo la lista, come non poter menzionare Stephen King: tra i primi dei suoi scritti, ricordo “La zona morta”, è stato con questo libro che mi sono appassionato al genere thriller e all’autore.
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… e sei anche bravo nel disegnare! Quando è nata questa passione e perché ti piace disegnare?


In realtà non ricordo quando è nata, ma ricordo semplicemente i pomeriggi passati a disegnare gli eroi dei cartoni animati e dei fumetti, ovunque trovassi uno spazio bianco dove disegnare, lo facevo. Anche sui banchi di scuola!
Ancora oggi conservo minuziosamente gli innumerevoli disegni svolti da bambino. Ovviamente, col tempo, si è più affievolita questa passione, preso dal lavoro e da altre esigenze, ma ogni qual volta impugno una matita, mi sento in pace con me stesso e pronto ad esprimermi.

Cosa significa per te viaggiuniversitari.it?


TUTTO.
Sono cresciuto con questo mondo, ringrazierò a vita i miei fratelli per aver creato, con impegno e sacrificio, una realtà unica, permettendo a tantissimi ragazzi di vivere esperienze fuori dalla norma.
Sono partito la prima volta nel lontano 2011, una settimana a Rimini, quando ancora veniva chiamato Vagamondo e questa Azienda era soltanto un progetto. Ogni estate arricchisce la mia memoria di momenti segnanti, che hanno avuto un’evoluzione specifica: prima dal punto di vista sentimentale, con le prime amicizie strette in vacanze e consolidatesi nel corso del tempo, con i primi amori, andati e perduti, con le prime esperienze turistiche e la scoperta di luoghi pazzeschi… poi dal punto di vista lavorativo.

Mi piace mettermi in gioco: un lavoro senza pressione o senza potere decisionale mi annoia molto.
viaggiuniversitar.it mi ha offerto proprio quello che cercavo. Problem solving, gestione delle risorse umane e contatto con il cliente sono state caratteristiche di ogni viaggio, in un susseguirsi di azioni sotto stress con piene responsabilità nei confronti delle centinaia di ragazzi in viaggio con noi. Il risultato più bello è sempre stato quello di vedere la felicità sui loro volti ed il successo di una vacanza ben riuscita.
Tutto ciò è impagabile.

Hai assistito alla nascita di questo progetto. Cosa è cambiato più di tutto nel tempo?


Ho visto crescere in casa l’idea che inizialmente raggruppava 50 studenti universitari in direzione di un villaggio sito a Roseto Capo Spulico, fino ad arrivare alle migliaia di partenze ogni estate.
E’ stato un viaggio emozionante ed in più l’ho vissuto in prima persona: vedere il progetto diventare un’azienda con un ufficio pieno di ragazzi in gamba, ricchi di tantissime competenze, dal commerciale al marketing, è stata una grande soddisfazione ed è solo all’inizio.
In più si aggiungono i ragazzi della parte operativa, coloro che lavorano sul campo assegnati alle varie mete, che con il corso del tempo sono arrivate a ben 9 destinazioni. Tantissimi hanno indossato il badge e la maglia dello staff, e chi più chi meno, hanno tutti contribuito alla realizzazione di viaggiuniversitari.it, incarnandone le linee guida, il modus operandi, la vision e soprattutto lo spirito.

A noi puoi dirlo… qual è la destinazione del tuo cuore?


Sono 3 anni consecutivi che vado a Pag, in Croazia, dove la mia figura professionale è cresciuta esponenzialmente.
Qui ho conosciuto persone stupende con le quali mi sento tutt’oggi, in modo costante.

I ricordi migliori, però, mi riconducono alle mie prime esperienze, come Staff, nei villaggi di Umag e Sicilia. Tutt’oggi, quando incontro clienti o colleghi di quegli anni, mi piace rivivere con loro momenti divertenti ed esperienze intense vissute nei villaggi.
Ad esempio mi viene in mente il mio primo Color Party: ricordo uno scenario stupendo di colori che fluttuavano nell’aria, la spiaggia, quella del Simenzaru, che offriva un tramonto mozzafiato ed il mare siciliano che accoglieva il calar del sole, regalando attimi di pura gioia… scrivendo mi prende ancora l’emozione, come dimenticarlo!
Rilegandomi ad Umag, invece, mi ricordo il “Wet Party” dove lo Staff aveva il compito di bagnare costantemente i ragazzi tramite secchi d’acqua, super liquidator o pompe d’acqua. Il problema fu che quel giorno era nuvoloso, prossimo alla pioggia, tirava un vento freddo e per di più l’acqua utilizzata era gelida… li congelammo tutti ma vi garantisco che si divertirono tantissimo!

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legato, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?


E’ la foto del Color Party di cui vi parlavo sopra.
L’immagine e le parole usate sono sufficienti a capire il perché.
Concludo con una frase molto significativa per noi: “Più strada fai più fossi prendi, ma se resti a casa sai quanti tramonti perdi!?”

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Come spostarsi a Budva

Budva è una cittadina del Montenegro che affaccia sul Mar Adriatico.
Non si tratta di una località particolarmente estesa, ma sicuramente vale la pena visitare anche le attrazioni nei dintorni del centro. Quindi, prima di partire alla sua scoperta ti sarà utile leggere la mini-guida viaggiuniversitari.it su come spostarsi a Budva.

Come spostarsi a Budva

Le cose da fare a Budva di giorno e di notte sono davvero tante. Se soggiorni tra la zona di Slovenska Plaza/ cittadella (centro storico) e vuoi limitare la tua esperienza di vacanza alla zona centrale, allora non ci sarà bisogno di noleggiare nulla perché è tutto raggiungibile a piedi.

Se invece alcune delle attrazioni citate hanno attirato la tua attenzione, allora in alcuni casi potrai usare i mezzi pubblici (ben organizzati), mentre in altri casi occorrerà necessariamente uno scooter oppure un’automobile, senza dimenticare l’opportunità di prendere qualche taxi.


Le strade sono generalmente buone e consentono di spostarsi sia con lo scooter che con l’auto. C’è da dire però che ci sono molte cose da vedere e da vivere anche di notte, distanti anche 30 e più chilometri. Per questo ci sentiamo maggiormente di consigliare l’auto per spostarsi a Budva, anche se il noleggio non è economico come in altre zone del Mediterraneo.

Come funziona il noleggio auto?

Per noleggiare l’auto molti rent a car richiedono che il guidatore abbia almeno 21 anni, inoltre bisogna lasciare in garanzia gli estremi di una carta di credito (quelle con i numeri in rilievo, ndr), la patente e il passaporto o la carta d’identità. Dunque, non vanno bene le postepay e similari in quanto sono carte di debito.

Ad ogni modo, potrete anche trovare qualche rent a car che vi consenta di non lasciare la carta di credito in garanzia, ma – in quel caso – sarà indispensabile una cauzione in contanti che vi verrà restituita a fine noleggio, qualora non dovessero riscontrare alcun danno all’auto.

Consigli indispensabili:
Altra cosa importante da sapere è che in Montenegro c’è l’obbligo di tenere i fari accesi ad ogni ora del giorno e della notte, sia nelle strade urbane che in quelle extraurbane.
Mi raccomando, siate attenti perché la polizia non chiuderà occhio e tratterrà la vostra patente che potrete riavere solo dopo aver pagato una multa.

Ma cosa succede se avete l’aereo il Sabato e prendete la multa il venerdì sera? Non avrete il tempo di andarla a pagare perché gli uffici saranno chiusi, quindi voi tornerete tranquillamente a casa, ma la vostra patente rimarrà in Montenegro. Insomma, un bell’impiccio, quindi meglio essere ben informati a riguardo ed evitare che ciò possa accadere.

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Croato di adozione: lui è Marco Manna!

Spesso alcuni Friends si ritrovano a vivere le loro estati a cavallo tra più destinazioni: una settimana a Gallipoli, magari poi il Viaggio Evento in Croazia e così via. Altri invece, come i Tour Leader o i Friends resident, letteralmente finiscono per trasferirsi in quella destinazione per qualche settimana.

Bene, soprattutto quando accadono situazioni del genere e queste si ripetono per anni, non è strano che al ritorno alcuni di loro sentano di aver trovato un nuovo posto nel mondo.
Lo abbiamo già raccontato durante l’intervista a Giovanni Diana parlando insieme del suo amore viscerale per Budva.
Ora stiamo per raccontarvi un’altra storia d’amore e, perchè no, di vera e propria adozione.
La sua casa è per metà a Napoli e per metà a Pag: lui è Marco Manna.

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?


Sono Marco Manna e ho 25 anni. Sono laureando magistrale in International Management. Ho deciso di studiare economia perché è una mia vecchia passione ed anche perchè credo che sia uno degli aspetti fondamentali della nostra vita sociale, come la politica.
Sarebbe meraviglioso conciliare entrambe queste passioni e riuscire a lavorare per il Ministero dell’Economia e delle Finanze e, magari chissà, un giorno diventare Ministro.
Nel tempo libero, invece, mi occupo di un’associazione culturale per giovanissimi dai 5 ai 18 anni e la sera lavoro come barman in un catering.
In estate, lavoro con viaggiuniversitari.it. Senza di loro, ormai, non saprei più come trascorrere l’estate: è parte integrante della mia vita!


Passione

Fan sfegatato di Ligabue, Jovanotti e Negramaro. Scegli una canzone per ognuno di loro!


Sono i miei tre artisti italiani preferiti..
jova
Jovanotti è quel tipo di artista che deve piacere per forza. I suoi testi sono oggettivamente belli e non può non piacere. Anzi, dovrebbero essere studiati anche nelle scuole secondo me!
La mia canzone preferita, e forse tra le meno note, è “Terra degli uomini”. È un vero e proprio inno all’umanità e alla vita. Racconta quanto la vita sia meravigliosa nonostante i nostri limiti e nonostante, a volte, ci metta davanti a delle sfide anche troppo difficili. Se posso aggiungerne un’altra alla quale mi sento molto affezionato è “Le storie vere”, che mi lega alla mia fidanzata.
Ascolta


niente paura
Tra loro, Ligabue è il mio artista preferito. Lo ascolto da quando avevo 7 anni e ormai collego ogni canzone ad un periodo della mia vita. Quella che più mi ha segnato è sicuramente “Niente paura”. Era quella canzone che mi tirava su quando ero un po’ giù di morale, quando qualcosa non andava, era quell’amico che ti dava una pacca sulla spalla. Mi commuove sempre.
Ascolta

negramaro
Per quanto riguarda i Negramaro, invece, devo dire che scegliere tra tutta la discografia non è facile ma sono molto legato a “Lo sai da qui”. Quando l’ho ascoltata la prima volta, mi ha commosso tantissimo. Una canzone in cui Giuliano Sangiorgi parla al padre morto qualche anno prima e racconta la bellezza del mondo e le cose che condividevano insieme e che lui adesso è costretto a fare da solo.
Ascolta

I giocatori di cui non faresti mai a meno nel fantacalcio?


Parto col dire che sono un grande appassionato di fantacalcio. In periodo di quarantena, devo dire che mi manca molto. I miei amici mi prendono in giro perché anche con giocatori non proprio fortissimi, sono riuscito a vincere qualche premio.
Nella mia squadra sicuramente non possono mai mancare:
1. Gigi Buffon: non sono juventino, ma penso sia uno dei portieri più forti al mondo. Oltretutto sono un grande patriottico e lo porto nel cuore dai Mondiali 2006. È una nostra eccellenza italiana!
2. Andrea Petagna: è un attaccante umile, non bravissimo con i piedi – un po’ alla Pippo Inzaghi – ma riesce comunque a metterla sempre dentro e fa arrabbiare i miei avversari.

Hai ancora qualche sfocato ricordo della tua festa di laurea? A proposito, ma quante ne hai organizzate?


La mia festa di laurea ha avuto un iter un po’ particolare.
Ci ho messo sette mesi per dare l’ultimo esame perché ogni volta che ci provavo, venivo bocciato. Quindi, ho continuato a programmare e poi posticipare la festa, finché non ho finalmente superato quell’esame: era il 14 novembre, la mia liberazione!
A dicembre riuscii quindi a laurearmi per mia grande gioia… ma anche dei miei amici che mi supportavano e sopportavano le mie lamentele. In quel periodo, infatti, ogni uscita era buona per festeggiare.
Durante la festa ufficiale, poi, la situazione degenerò e credo di aver completamente rimosso l’ultima parte della festa. Il giorno dopo, infatti, mi alzai un po’ deluso, convinto di non aver fatto neanche qualche foto con gli invitati o la torta. Invece mio fratello mi mostrò il suo cellulare: c’erano tutte le foto con gli invitati.
Come se non bastasse, ho saputo di aver fatto un discorso ad hoc per ognuno di loro! Me ne vergogno un po’, ma lo racconto con un sorriso.

Come sei entrato in contatto con il mondo di viaggiuniversitari.it?


Mi fa molto piacere raccontarlo perché è una bellissima storia.
È successo tutto per puro caso. Un giorno, al primo anno di università, durante una lezione di microeconomia c’era un volantino sul mio banco. Guardai le destinazioni, i prezzi vantaggiosi e, senza aspettare la fine della lezione, chiamai subito. Ricordo che a quel numero rispose Fabio e restammo a parlare per un’ora e mezza. Diventammo subito amici e, convintissimo di prenotare, convinsi anche i miei amici e partimmo alla volta di Pag.
Anche l’anno successivo scegliemmo viaggiuniversitari.it per le vacanze estive, volando a Budva. La bellezza di un viaggio di gruppo, la possibilità di fare nuove amicizie, per me è sicuramente il miglior modo di viaggiare per i ragazzi in quella fascia d’età. Continuai a restare in contatto con Fabio e Roberto e l’anno dopo, incrementando la programmazione su Pag, avrebbero avuto bisogno di altri ragazzi per lo Staff. Ricevetti, così, la telefonata di Fabio che mi chiese di lavorare per loro poichè cercavano qualcuno che conoscesse bene la destinazione.
Pag è diventata la mia seconda casa e il mio posto preferito nel mondo.
Cinque anni fa è nata questa “storia d’amore” con viaggiuniversitari.it e spero possa continuare per quanto più tempo possibile.

Senza decidere sulla base dei drink offerti, quale locale di Pag preferisci?

Direi decisamente il Papaya.
Non ha nulla da invidiare ai locali più belli di Ibiza, ma direi anche del mondo. Enorme, pazzesco, con dj internazionali che vengono da tutto il mondo. Oltretutto, gli stessi proprietari sono persone molto serie. È un piacere lavorare con loro.
Non posso non citare, comunque, il Backstage. Un localino all’aperto sulla spiaggia, un beach bar e non un vero e proprio locale, dove con i nostri ospiti trascorriamo le nostre migliori serate. Si crea un bellissimo clima familiare tra i ragazzi che partono con viaggiuniversitari.it.

Friends

Se dovessi raccontare l’esperienza di un viaggio Tag Lime in una sola parola?


Decisamente “Felicità”. Per chi ama la vita notturna, le discoteche, ascoltare musica, ballare penso non si sia nulla di meglio.
Ballare dalle quattro del pomeriggio durante l’aperitivo, rientrare a casa, uscire a mezzanotte e tornare a ballare fino alle sei del mattino può essere stancante, ma veramente non c’è niente di più bello. Ogni volta che ci penso e rivivo questi ricordi, non posso nascondere un grande sorriso.

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legato, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?


In quella foto c’è una bandiera. In qualunque meta abbia lavorato, una cosa che mi è sempre piaciuta era alzare quella bandiera e farla vedere a tutti. Rappresentava il nostro logo, un progetto meraviglioso di cui facciamo parte. Per questo per me è motivo d’orgoglio alzare quella bandiera. Questa foto, della Summer 2018, è stata scattata durante l’ultimo aperitivo di quella stagione, dopo sei settimane di lavoro. Il concetto di felicità di cui parlavo prima è facile da ritrovare in questa immagine.

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