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Dove mangiare i piatti tipici valenciani in vacanza

Hai fame, sei a Valencia e ti chiedi cosa puoi mangiare per riempire il buco di alcol della sera prima e per placare la famosa fame che crea l’aria di mare. Perfetto, sei di nuovo nel posto giusto. Ovviamente saprai che la Spagna, in generale, è famosa per la sua deliziosa cucina mediterranea che si basa su ingredienti freschi, di alta qualità, una cucina simile anche a quella italiana. Allora, beccati una lista rapida dei piatti tipici di Valencia.

Piatti tipici

Paella

Obbligatoriamente la prima a dover essere nominata, probabilmente il piatto più famoso di Valencia, perché la paella nasce a Valencia, per l’esattezza. Qualora non lo sapessi, la paella è un risotto di pesce o carne che viene cotto in una padella poco profonda con verdure e spezie come lo zafferano. Andare a Valencia e non mangiare la paella è come andare a Palermo e non mangiare l’arancino, o arancina, arancin*, boh vabbe’ lui. Non fare sciocchezze.

Fideuà

Ridiamo già al solo pensiero di te che dovrai dire questa parola al cameriere, inviaci testimonianze se puoi. Simile alla paella, ma invece di riso si usa la pasta di semola dura. Anche qui si possono usare frutti di mare, carne e verdure.

Arroz al Horno

Altro piatto tradizionale, è fondamentalmente un arrosto di riso con carne di maiale, ceci, patate. Viene cotto in forno fino a quando il riso (si mangia parecchio riso rassegnati) è morbido e ha assorbito tutti i sapori.

All i Pebre

Un delizioso piatto di anguilla in cui il pesce viene cucinato con aglio, paprika e prezzemolo. Praticamente la variante del “o’ capiton” partenopeo. Non so se siete pratici.

Buñuelos de calabaza

Dolce tradizionale della cucina spagnola, sono frittelle dolci fatti di zucca e farina, servite con zucchero a velo.

Horchata

Una bevanda tipica della zona, fatta di acqua, zucchero e latte di tiglio. Si beve fresca. Il posto migliore per provare l’horchata con fartons è Horchateria de Santa Catalina, vicino alla famosa chiesa di Santa Catalina.

Agua de Valencia

Uno squisito e dissetante cocktail locale fatto di succo d’arancia, vodka, gin e spumante.

Dove mangiare

Ma dove mangiare i piatti tipici di Valencia, a Valencia? Abbiamo pensato anche a questo e ti abbiamo segnalato alcuni ristoranti da non perdere, sia per qualità della cucina proposta e sia per importanza storica.

  1. Casa Roberto: questo ristorante è famoso per la sua paella e si trova nel quartiere di El Cabanyal. Offre una grande varietà di paella, ma anche altri piatti tipici della cucina valenciana.
  2. La Pepica: situato sulla spiaggia di Malvarrosa (bagno, oretta al sole, pranzo in spiaggia, taaaaac). Fondata nel 1898, è uno dei ristoranti più antichi e prestigiosi di Valencia.
  3. Casa Carmela: altro ristorante storico situato sulla spiaggia di Malvarrosa, Casa Carmela è famosa per il suo ambiente rustico e accogliente.
  4. El Rall: qui siamo nel quartiere di Ruzafa, una delle zone più fighe della città (motivo in più per andarci).
  5. Bodega Casa Montaña: altro ristorante storico che si trova nel quartiere di El Cabanyal.
  6. La Pilareta: aperta nel 1917, taverna tipica spagnola, famosa per le sue tapas e la sua atmosfera tradizionale. La sua “tapa” più famoso è il “champiñón al ajillo”, i funghi in aglio. Se li mangi, parla quanto meno possibile agli altri.
  7. La Riua: aperta nel 1954, posizione centrale nel famosissimo quartiere del Carmen.
  8. Navarro: aperto nel 1943, questa trattoria è famosa per il suo “arròs en fesols i naps”, una zuppa di riso con fagioli e rape.

Street Food a Valencia

Valencia offre anche una grande varietà di street food, piatti da strada che sono diventati parte integrante della cultura culinaria locale, che costano poco e ti riempiono tanto. Quelli da mangiare al volo, mentre percorri km a piedi per visitare la città e le sue strade. Non devi assolutamente perdere:

Bocadillo de Calamares 

Un panino con calamari fritti, molto comune in tutta la Spagna. A Valencia, uno dei posti migliori per assaggiare il bocadillo de calamares è La Pascuala, situato nel quartiere di El Carmen.

Churros con Chocolate

I churros li conoscerete, sono una specie di frittelle, tradizionalmente serviti con cioccolata calda densa. Il posto migliore per gustare i churros a Valencia è Horchateria El Siglo, un altro punto di riferimento della città.

Empanadas

simili ai calzoni, sono ripiene di carne, verdure o formaggio. In una sola parola? Squisiti!   Qualsiasi sia il tuo livello di fame, non temere, il rischio di rimanere a stomaco vuoto è pressoché impossibile!   

 

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Come muoversi in vacanza a Valencia

La guida per Valencia continua e questa volta, come dei genitori virtuali, vi diamo dei consigli su come muovervi in città e dintorni, ma quantomeno noi non vi diremo mai di tornare presto la sera, ANZI. Poi, vuoi mettere avere una guida rapida ed efficiente da utilizzare quando il tuo tasso alcolico non sarà in grado di farti capire dove tu sia ubicato geograficamente nel mondo? Dai, leggici che è meglio.

Autobus

Valencia ha un’efficiente rete di autobus che copre l’intera città e le zone limitrofe (vuol dire circostanti qualora non lo sapessi, non ti offendere se abbiamo precisato non si può mai sapere). Gli autobus a Valencia sono gestiti dall’azienda di trasporto pubblico EMT (Empresa Municipal de Transportes de Valencia), che offre una vasta gamma di servizi per soddisfare le esigenze dei residenti e dei turisti. Inoltre, gli autobus di Valencia sono dotati di aria condizionata, offrono accessibilità ai disabili, e alcuni sono anche dotati di Wi-Fi gratuito: potete instagrammare qualcosa anche con 0€ di credito, tranquilli. Per utilizzare gli autobus a Valencia, è possibile acquistare i biglietti direttamente dall’autista o presso le rivendite autorizzate, come le stazioni della metropolitana o i tabaccai. Potete, ad esempio, prendere la linea 25 per arrivare al Parco Naturale dell’Albufera, che raggiunge anche la Ciutat de les Arts i les Ciències, però più comodamente raggiungibile con il bus turistico. Di notte è attivo anche il servizio notturno. Orari: generalmente 4:00-22:30, bus notturni 22:30-2:00 o 03:00. Costo ticket/corsa singola: €1,50. Costo carnet di biglietti/abbonamento: Bonobus 10 viaggi €10,50 (8,50€ + 2€ di tessera), tessera SUMA 10€ (8€ + 2€ di tessera) per 10 viaggi su bus urbani, interurbani, metro, tram e treni locali.

 

Metropolitana

La metropolitana di Valencia si estende per oltre 140 km e serve la città di Valencia ed è composta da ben 7 linee che collegano le diverse zone della città, tra cui l’aeroporto di Valencia. La frequenza dei treni varia in base all’orario e alla linea, ma in genere i treni passano ogni 5-15 minuti. Per utilizzare la metropolitana di Valencia, è possibile acquistare i biglietti direttamente alle stazioni della metropolitana o presso le rivendite autorizzate. La stazione da prendere come punto di riferimento è sicuramente Colón, dove passano ben 5 linee, comprese quelle dall’aeroporto. Le linee più utili sono la 3 e la 5, che rispettivamente collegano al centro l’aeroporto e la zona del porto. Solo per la metro esistono diverse zone tariffarie. Orari: generalmente 4:00-23:30, nei weekend le corse si estendono fino alle 3. Costo ticket/corsa singola: 1 zona €1,50, 2 zone zone €2,80, 3 zone €4,80.

Sharing

Valencia è una città molto green e negli ultimi anni, seguendo anche la tendenza delle altre città europee, si stanno sviluppando sempre di più i servizi di sharing. Inoltre, la città è anche perfetta da esplorare in bicicletta e potrete farlo usando il servizio di bike sharing Valenbisi o partecipando ad un tour guidato in bici con una guida locale.

Valenbisi

Il servizio di bike sharing con circa 2.750 bici e 275 stazioni. Utilizzabile tramite apposita app dove dovrai registrarti, potrai poi individuare una stazione, sbloccare la bici dalla colonnina e iniziare la tua corsa. Una volta concluso il giro, sempre con l’app potrai individuare la stazione più vicina a te dove lasciare la bici. Il pagamento avviene sempre in modo automatico tramite carta di credito.

Cargreen

Servizio di car sharing spagnolo presente a Valencia. Utilizzabile tramite apposita app, dove dovrai registrarti e inserire i dati richiesti tra cui carta d’identità, patente e carta di credito. L’app ti permette anche di individuare l’auto, sbloccarla e collegarla tramite bluetooth per tutta la corsa. Dall’app puoi anche individuare le zone in cui parcheggiare e lasciare l’auto. In ogni caso, vi consigliamo di girare a piedi la città se riuscite e se i vostri amici non vi linceranno per questa idea. Valencia è una città perfetta da scoprire a piedi. Il suo centro storico, la Ciutat Vella, è uno scrigno di bellezze ed è perfetta da scoprire passeggiando, perdendosi tra le sue caratteristiche vie e per le sue piazze, come Plaza de la Virgen o Plaza de la Almoina. E fidatevi, una volta tanto.

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Le discoteche più gettonate dai giovani in vacanza a Valencia

La movida di Valencia è un mix perfetto tra scenografia culturale e vita notturna, che ha visto la città diventare una destinazione mooooolto popolare per i giovani in cerca di una meta europea che potesse dare loro entrambe le cose. Piccola tip *sigla di SuperQuark*: perché si chiama “movida”? Movida in spagnolo significa “animazione” e, in senso figurato, “vita notturna”. Il vocabolo ha una sua storia: fu usato per dare un nome a quel generale movimento di rinascita sociale, politica, economica, e anche mondana, che animò la Spagna a partire dagli anni Ottanta.  La vita notturna di Valencia è varia e piena di opzioni. Oltre alle discoteche, ci sono numerosi bar, pub, ristoranti e caffè con terrazze all’aperto, che offrono una vasta gamma di musica dal vivo, concerti, spettacoli di flamenco e DJ set. In particolare, il quartiere del Carmen è una zona popolare per la vita notturna, dove ci sono molti bar e club situati nelle strade laterali e nelle piazze del quartiere storico. La zona del porto, dove si trova il famoso Mya Club, è un’altra area piena di opportunità per il divertimento notturno.

Discoteche a Valencia

Durante l’estate, Valencia ospita anche numerosi festival ed eventi musicali, tra cui il famoso festival di musica elettronica “Medusa Sunbeach Festival”, che attira migliaia di giovani ogni anno. Ma quali sono le discoteche più gettonate a Valencia? Dov’è che dovrai salvare i tuoi amici dall’inviare l’ennesimo messaggio alla ex in condizioni poco dignitose? Scopriamolo insieme.

Mya Club

Situato nella zona portuale di Valencia, il Mya Club è uno dei locali notturni più famosi della città. Offre una vasta gamma di generi musicali e una pista da ballo all’aperto con vista sul mare.

L’Umbracle

Questo locale si trova nella zona della Città delle Arti e delle Scienze di Valencia e vanta un’atmosfera unica. Offre una grande pista da ballo all’aperto con vista sulla città, musica techno e una terrazza con giardino.

Akuarela Beach

Situato sulla spiaggia di Las Arenas, l’Akuarela Beach è un locale popolare tra i giovani per la sua atmosfera di festa sulla spiaggia. Offre musica dal vivo, DJ set e un’ampia scelta di cocktail.

La3

Questo locale notturno offre una vasta gamma di generi musicali, tra cui musica elettronica, indie rock e hip-hop. Si trova nel quartiere universitario di Valencia ed è popolare tra gli studenti e i giovani della città.

High Cube

Situato nel quartiere di Ruzafa, il High Cube è un locale notturno alla moda che offre musica house e techno. Dispone di un design elegante e di una vasta gamma di cocktail. E mi raccomando, bevi sempre responsabilmente! Abbiamo i numeri dei tuoi genitori. E loro i nostri. Valencia vi aspettaaaaaaa!  

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Cosa fare e vedere a Valencia

Quante volte gli amici ti propongono sempre le stesse cose, ma tu sei alla ricerca di qualche stimolo diverso. Quante volte ti propongono un viaggio, ma ti danno sempre le stesse 3-4 mete. Per non parlare della Spagna: Madrid e Barcellona, una sentenza; ma perché non cambiamo? Una ventata di aria nuova nella vita ci vuole sempre, ed è proprio qui che viaggiuniversitari.it interviene in tuo favore. Vuoi volare in Spagna, ma in una città ancora inesplorata? VALENCIAAAAAAAA, arriviamo. La città del pipistrello è ricca di curiosità e cose che ti lasceranno sorpreso, ma partiamo dalle basi: perché il pipistrello è il suo simbolo? Quando Giacomo I d’ Aragona stava cercando di conquistare la città fu svegliato durante la notte da un pipistrello che andò a sbattere con la sua armatura. Grazie a questa “sveglia” si accorse di un attacco a sorpresa che gli stavano per sferrare, riuscendo così a prevenirlo. Il pipistrello sullo stemma è dunque un omaggio di Giacomo I. Il pipistrello è quell’amico che, casualmente o meno, ti toglie dai guai: devi volergli bene a prescindere. Lasciati ispirare dalla capitale del design 2022: cosa c’è da vedere a Valencia? C’è una quantità immensa di cose da visitare e, com’è noto, siamo sempre alla ricerca di angoli nuovi e sconosciuti: una chiesa mai vista, uno scorcio diverso o una cosa alternativa da fare, perché il successo turistico di Valencia va ricercato nell’atmosfera che si respira in città: un mix di tradizione e modernità. Immergiti nell’ explosión valenciana.

Cosa da fare o da vedere a Valencia

Abbiamo fatto un elenco che vi tornerà sicuramente utile, andiamo a scoprirlo insieme.

La Cattedrale di Valencia

La barocca Puerta del Los Hierros, la romanica Puerta del Palau e la gotica Puerta de los Apostoles sono i tre portali di accesso alla Cattedrale di Valencia: una sintesi di tutta la storia architettonica della città. Costruita nel XIII secolo, la Cattedrale sorge in luogo considerato “sacro” in cui già erano sorti un tempio romano prima e una moschea musulmana dopo. L’attrazione principale però è il Santo Graal: il Calice che Gesù pare abbia utilizzato nell’Ultima Cena e custodito all’interno della Cattedrale.

La Città delle Arti e delle Scienze di Valencia

Merito dell’architetto Santiago Calatrava il progetto di quest’enorme complesso, esempio significativo dell’architettura moderna. La Città delle Arti e delle Scienze racchiude al suo interno cinque spettacolari attrazioni: l’Oceanografic, l’Umbracle, il Palazzo delle Arti, il Museo della Scienza e l’Hemisfèric. In una predominanza di bianco, ciascun elemento che compone la Città delle Scienze è costruito secondo uno stile diverso, ma creando una perfetta armonia d’insieme.

Il Museo di Belle Arti di Valencia

Valencia possiede la seconda pinacoteca più importante di Spagna: è il Museo di Belle Arti, ospitato in un edificio barocco con uno splendido cortile. Non c’è nessun motivo per perdersi questa meraviglia, anche perché l’ingresso è gratis (risparmiare è sempre cosa buona e giusta). Oltre ad una raccolta con importanti nomi tra cui Goya, Velazquez e Pinturicchio, vale già una visita al museo il Cortile dell’Ambasciatore Vich: suggestivo e molto instagrammabile.

Il Barrio del Carmen

Il Barrio del Carmen, nel corso della sua storia millenaria, ha svolto funzioni diverse: da rifugio a caserma a luogo della prostituzione a centro dell’aristocrazia medievale fino ad essere quartiere operaio nel 1900. Oggi è uno dei posti più frequentati della città, sia di giorno che di notte. La mattina è il luogo dello shopping, di notte è il posto giusto per venire a rilassarsi dopo una giornata di studio o di lavoro, intrattenendosi nei vari localini che popolano il quartiere e andando ‘de copas’.

La Lonja de la Seda di Valencia

La Lonja de la Seda (Mercato della Seta) è nata come emblema dell’età d’oro di Valencia, è stata il centro delle attività commerciali e culturali agli inizi del XVI secolo. Nel 1996 è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, come uno degli esempi più belli e meglio conservati di architettura tardo gotica in Europa.

Il Mercato Centrale di Valencia

Di fronte al magnifico edificio della Lonja sorge una struttura d’acciaio, con le vetrate colorate e le ceramiche dipinte a mano sulla facciata: è il Mercato centrale, con i suoi 959 banchi di prodotti freschi. Prenditi una mattinata e fai il più classico dei 2×1. Un intrecciarsi di colori, odori e sapori in un gioiello dell’architettura modernista. Il Mercato è suddiviso in due parti: da un lato la frutta e la verdura, provenienti dalla huerta valenciana (zona di terre agricole a sud di Valencia); dall’altro un tripudio di carni, tra le quali primeggiano i prosciutti di Salamanca, e di pesci, con i banchi che offrono vere e proprie ‘cascate’ di crostacei: un piacere non solo per il palato. Tappa obbligatoria, ci devi venire.

I Giardini del Turia di Valencia

Valencia è sorta lungo le rive di un fiume, il Turia che se da un lato ha favorito lo sviluppo dell’insediamento urbano, dall’altro è stato causa di continui straripamenti ed inondazioni. Dopo l’ultima inondazione del 1957, le autorità hanno deciso di deviare il corso del fiume, e dove prima era il suo letto ora sorgono i Giardini del Turia: un’oasi di verde e di pace in pieno centro urbano. L’attrazione principale del parco è una scultura monumentale di Gulliver, lunga 70 metri, ispirata al personaggio di Jonathan Swift. Rampe, scivoli e scale permettono di passeggiare sul corpo del gigante.

Il Bioparc di Valencia

Il Bioparco di Valencia è molto di più di un tradizionale zoo (i tuoi amici si sentiranno a loro agio). È un progetto innovativo in cui gli spazi dove gli animali vivono in gruppi sociali, senza separazione dalle altre specie, proprio come in natura. Il parco è diviso in 3 grandi aree: la savana africana, le foreste equatoriali dell’Africa e del Madagascar e le zone umide africane. Impossibile non andarci.

Bere “horchata” e mangiare una paella, quella originale

Come per la pizza, puoi trovarla in tutta Italia, ma solo a Napoli mangi quella originale. Stessa cosa per la paella: forse non lo sai, ma quella autentica è quella Valenciana. La vera paella si mangia qui, nei ristoranti ma ancora meglio nei chioschi di strada, come quello fuori al Mercato Centrale. La paella di Valencia è fatta con pollo o coniglio, senza frutti di mare, anche se è facile trovare anche la versione marisco con frutti di mare e crostacei. Qui abbondano anche le mandorle e il miele, alla base del dolce più tipico: il torrone. Una bevanda tipica che vi offriranno ovunque, soprattutto d’estate, è l’horchata de chufa. Non fatevi ingannare dal nome: non è l’orzata che beviamo in Italia, ma il succo farinoso di un tubero di fiume. Provatelo, non si può mai sapere.

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